Un romanzo storico ambientato durante la campagna della conquista della Dacia da parte dell’imperatore Traiano.
Devo dire che mi sono sforzato di leggerlo e arrivare fino alla fine. Nonostante la buona volontà dell’autore di intessere il romanzo con aspetti mistici e divini, questa parte non mi è piaciuta. L’ho trovata poco attraente dal punto di vista narrativo. Anche la descrizione delle battaglie e delle tattiche di guerra mi sono sembrate abbastanza grossolane.
Anche la narrazione non è delle migliori, a volte si fa fatica a percepire il personaggio che parla o i personaggi che interagiscono.
“«Questo è fuori di dubbio. Noi esseri umani abbiamo un bisogno costante di essere intrattenuti e meravigliati. Ed in effetti, i racconti di imprese eroiche sono un ottimo combustibile per il nostro pensiero, per la nostra immaginazione. Sarà sempre così, anche nei decenni e nei secoli futuri? Ovviamente non posso esserne certo, ma presumo di sì».”
(da “Alle porte di ferro: L’aquila e lo scorpione” di Ivan Benedetti)